Dichiarazione di successione a Legnano: cos’è e come funziona

La dichiarazione di successione è un documento ufficiale che consente il trasferimento legale di beni, diritti e obbligazioni del defunto ai legittimi eredi, secondo le disposizioni del testamento o le norme della legge italiana in materia di successione.

Per redigere e presentare la dichiarazione, è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso del congiunto. È possibile compilare la dichiarazione utilizzando il software gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o affidandosi a un professionista. 

Nel documento devono essere riportati i dati anagrafici del defunto e degli eredi, le informazioni sulle proprietà e i beni da trasferire, e gli eventuali debiti del defunto. Una volta presentata la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate procederà con la registrazione e il calcolo delle imposte dovute, come l’imposta di successione e le eventuali imposte ipotecarie e catastali. 

Al termine di questo processo, gli eredi riceveranno l’autorizzazione a trasferire i beni e le proprietà secondo le disposizioni stabilite.

Quali sono le tipologie di successione?

Le tipologie di successione si distinguono principalmente in due categorie: la successione legittima e la successione testamentariaLa successione legittima si verifica quando il defunto non ha lasciato un testamento valido o quando il testamento non copre l’intero patrimonio del defunto. 

In questo caso, la legge italiana stabilisce le quote ereditarie e l’ordine di successione degli eredi, che seguono una gerarchia basata sui legami di parentela. Gli eredi legittimi sono suddivisi in quattro classi: i discendenti, gli ascendenti, i collaterali (fino al sesto grado), e infine, in assenza di eredi nelle classi precedenti, lo Stato italiano. La successione testamentaria, invece, avviene quando il defunto ha lasciato un testamento valido, che può essere olografo (scritto, datato e firmato dal testatore), pubblico (redatto da un notaio in presenza di testimoni) o segreto (consegnato chiuso a un notaio). 

In questo caso, il patrimonio viene distribuito secondo le disposizioni indicate nel testamento, nel rispetto delle quote di legittima riservate agli eredi necessari, ovvero il coniuge e i figli, o in loro mancanza, gli ascendenti. Gli eredi testamentari possono essere persone fisiche, enti o associazioni, e il testatore ha la facoltà di stabilire le modalità di divisione dei beni e le condizioni per l’accettazione o la rinuncia dell’eredità.

Successione e diritto ereditario: che cosa cambia?

La successione e il diritto ereditario sono due concetti strettamente correlati, ma si riferiscono a differenti aspetti del processo di trasmissione del patrimonio di una persona defunta agli eredi.

La successione riguarda il processo attraverso il quale il patrimonio del defunto viene trasferito agli eredi, che può avvenire in base alle disposizioni di un testamento (successione testamentaria) o in base alle norme stabilite dalla legge in assenza di un testamento (successione legittima). La successione coinvolge la presentazione della dichiarazione di successione, il calcolo e il pagamento delle imposte dovute e la distribuzione dei beni ai legittimi eredi.

Il diritto ereditario, invece, è il ramo del diritto civile che regola e disciplina il processo di successione. Esso stabilisce le norme per la formazione e la validità dei testamenti, le quote di legittima degli eredi necessari (coniuge, figli e ascendenti), la gerarchia degli eredi legittimi in assenza di testamento, le regole per l’accettazione o la rinuncia dell’eredità, e la responsabilità degli eredi per i debiti del defunto. Il diritto ereditario è fondamentale per garantire una corretta e giusta distribuzione del patrimonio tra gli eredi, nel rispetto dei diritti e delle volontà del defunto.

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